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Pubblichiamo il numero 805 del FORZA MODENA che troverete allo stadio Braglia in occasione della partita di Lega Pro Modena - Maceratese
Con la Maceratese alla ricerca della prima vittoria dopo la brutta prestazione a Salò
MODENA: SVEGLIA!
Non vogliamo più vedere un Modena senza idee e, soprattutto, senza carattere; ogni giocatore deve indossare la maglia canarina con onore e dare sempre tutto quello che ha in corpo. Solo così, come contro il Parma, i gialli potranno contare sul supporto dei tifosi canarini.
Su queste pagine siamo già intervenuti a proposito della situazione dello Stadio Braglia, eppure gli avvenimenti delle ultime settimane ci spingono a nuove riflessioni e ad una proposta solo in parte provocatoria.
È ormai sotto gli occhi di tutti che l’attuale Dirigenza del Modena F.C., la quale gode dei diritti di gestione dell’impianto, non ha né le possibilità, né le capacità, né, ciò che è più grave, l’interesse a salvaguardare lo stadio: lo vediamo dalle condizioni delle tribune e del campo, senza contare che fonti attendibili sostengono che vigili del fuoco ed altro personale necessario all’apertura dell’impianto lamentino forti ritardi nei pagamenti.
Chi potrebbe muoversi è l’Amministrazione Comunale, proprietaria dello stadio: tuttavia essa ha deciso finora di richiamare al proprio dovere il Modena F.C. con lettere o comunicati pubblici, continuando intanto a spendere soldi dei contribuenti e senza procedere a fare ciò che è in suo potere: revocare al Modena F.C. la gestione del Braglia e affidarla magari ad una società esterna.
Una scelta dolorosa, certo, ma che oggi appare l’unica in grado di raggiungere due obiettivi: salvaguardare un bene che appartiene a tutti gli sportivi e cittadini modenesi, e far capire ad Antonio Caliendo che non può continuare a (non) fare quello che vuole.
Al Presidente è già stato concesso di smantellare gran parte del grande Modena creato da Gigi Montagnani, di cui anche il nuovo Braglia è in buona parte il frutto.
Proviamo ad impedire che completi l’opera, lasciando solo macerie a chi (speriamo presto) verrà dopo di lui.
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