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CALA IL SIPARIO
Nel numero di apertura di questa rubrica, ormai parecchi mesi fa, scrivevamo che avremmo voluto, sulle pagine del Forza Modena, “assolvere al compito – che sentiamo nostro in qualità di soci e tifosi – di assicurarci che il Modena FC sia gestito secondo modalità trasparenti, regolari e finalizzate al bene della nostra squadra del cuore.” Questa è stata la filosofi a che ha guidato i nostri interventi durante la stagione sportiva che (speriamo) si chiude oggi per quanto riguarda le partite al Braglia. Da allora ad adesso molti eventi, sportivi e non, hanno riguardato la vita della nostra squadra, e purtroppo tirando le somme ci sembra di poter dire che ciò che auspicavamo non è avvenuto: da quanto appare leggendo la stampa, in questi mesi risulterebbe che il Modena NON sia stato gestito secondo modalità trasparenti, e finalizzate al bene dei colori gialloblù. E in realtà il problema inizia ben prima di questa stagione, e trova origine almeno dall’estate del 2012, momento della cessione delle quote di maggioranza del Modena FC alla compagine che allora vedeva Commini come proprietario di facciata e Caliendo come consulente generale della società. Da quel momento è iniziato un processo inarrestabile di declino per quanto riguarda l’intero ambiente legato al Modena, un processo finora parzialmente mascherato da tre fenomeni: 1) alcuni mesi di risultati sportivi entusiasmanti (il girone di ritorno dello scorso campionato); 2) la cortina di fumo sollevata dalle continue dichiarazioni del presidente Caliendo; 3) il silenzio delle istituzioni cittadine, degli organi di informazione locali e di parte della tifoseria gialloblù. Oggi questi tre fattori sono venuti a mancare, e come si suol dire il Re è nudo. La stagione sportiva ha visto il Modena condurre un campionato prima anonimo e poi quasi disastroso; nessuno si fida più (alla buon’ora!) delle affermazioni della Dirigenza; le critiche verso la società coinvolgono ormai non solo una parte dei tifosi, ma quasi tutto il popolo gialloblù, e contemporaneamente anche dalle istituzioni e sui giornali si levano con una certa frequenza (meglio tardi che mai…) voci preoccupate riguardo al futuro del Modena FC. Mentre il Carpi andava ad aggiungersi al Sassuolo in serie A, il cerchio di terra bruciata che il Modena della famiglia Caliendo ha fatto intorno a sé si è definitivamente chiuso nel momento in cui sono iniziati i problemi giudiziari di Roberto Casari, artefice e sostenitore della nuova dirigenza. Oggi dunque essere ottimisti sul futuro della nostra squadra risulta quasi impossibile, e le sorti sportive che si decidono questo pomeriggio sul campo rappresentano soltanto una delle problematiche del mondo gialloblù. Nei prossimi mesi noi continueremo comunque a fare il nostro dovere, rimanendo vicini e sostenendo, per quelle che sono le forze di cui disponiamo, la nostra squadra del cuore. Nella speranza di potere, in conclusione del percorso, fare nostre le parole dell’apostolo Paolo: “Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho mantenuto la fede”. Scrivete le vostre opinioni a redazione@forzamodena.it La redazione