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E’ ora di cambiare, risultati e non solo...
ORA BASTA!
“Vendi e vattene” è lo slogan preferito dai tifosi canarini nell’intento di convincere la proprietà
attuale a cedere in mani altrui il Modena F.C. Un interessamento da parte di alcuni imprenditori del
territorio sembra esserci, ma la porta della società sembra ancora chiusa. E il Braglia fa discutere...
LA VOCE DEL TIFO
IL MODENA UN PESO PER LA CITTA’?
In un momento certo non facile per il Modena, nel quale vicende sportive e societarie si mescolano ed intrecciano senza interruzione, è sorta in questi giorni una nuova polemica che ha coinvolto anche le massime autorità cittadine.
Il problema è quello, ormai antico, del terreno di gioco del Braglia, uscito a dir poco malconcio dalla nevicata che ha causato il rinvio di Modena-Catania; una nevicata che, se non altro, ha avuto il merito di rendere chiara la necessità di un intervento sul campo che vada oltre le semplici operazioni di rizollatura.
A questo proposito, l’Amministrazione Comunale ha dichiarato pubblicamente che in estate procederà a proprie spese a un rifacimento completo del terreno di gioco. Tale scelta viene senz’altro incontro ai desideri del Modena FC, una società che sembra attraversare un periodo finanziariamente difficile, come dimostrato dal mercato di gennaio. Tuttavia diverse voci, fuori e dentro il Consiglio Comunale, si sono alzate a protestare contro un investimento che dovrebbe pesare non sulla collettività, ma sulla società che ad oggi ha in gestione l’impianto del Braglia; quei soldi, dicono, potrebbero essere utilizzati per aiutare lo sport di base e le piccole società del territorio.
Non vogliamo qui addentrarci in discussioni sul confine tra manutenzioni ordinarie e straordinarie e sui doveri di proprietari e affittuari; ci sembra invece necessario riflettere brevemente su un tema a noi caro, quello del rapporto tra una società di calcio e il suo territorio di pertinenza.
Infatti ha ragione chi sottolinea che l’intervento del Comune interessa solo le poche migliaia di persone che oggi frequentano regolarmente il Braglia, ma proprio questo è il problema. Oggi la squadra di calcio cittadina, una squadra con oltre 100 anni di storia, viene per lo più percepita come un bene di pochi, e non come una risorsa per tutto il territorio. Questa situazione è frutto senz’altro di risultati sportivi non brillanti, ma ancor più di scelte societarie che negli anni recenti sembrano aver fatto del proprio meglio per allontanare le persone dal mondo del Modena FC, partendo dalla fallimentare gestione del Centenario fino alla dissennata politica di comunicazione messa in opera dall’attuale proprietà, che continua a prendersi gioco dei modenesi esponendo tutta la città a pessime figure a livello nazionale.
La squadra di calcio deve invece essere una risorsa per il territorio, deve rappresentare non un peso ma un punto di riferimento per le piccole società sportive, deve contribuire a migliorare l’immagine della città nel panorama nazionale ed internazionale. Una volta che un processo di questo tipo verrà avviato, ecco che le cifre destinate alla manutenzione di un terreno di gioco, e in generale di un impianto sportivo, rappresenteranno non una spesa ma un investimento a garanzia degli interessi di tutta la collettività.
Questo è il rapporto tra il calcio e la comunità che vogliamo si realizzi. E visto che in queste settimane si parla di imprenditori locali interessati all’acquisto del Modena FC, ci piacerebbe che queste poche righe li possano spronare oggi a farsi avanti, e ispirare un domani nell’eventuale gestione della nostra squadra.
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