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FORZA MODENA n° 770 Latina
28/12/2014

LA VOCE DEL TIFO

B i l a n c i o e bilanci.

Un anno fa la situazione in casa gialloblù toccava i minimi storici si può dire da qualsiasi punto di vista. La squadra era reduce da una lunga serie di partite senza vittorie, e il turno di campionato tra Natale e Capodanno prevedeva un’ostica trasferta a Cesena, dalla quale si tornò invece con un punto e un po’ di morale. La popolarità di mister Novellino era al minimo, e da diverse parti si auspicava un suo esonero. La società sembrava in stato confusionale: di lì a poco il DS Cannella sarebbe stato sostanzialmente sollevato dal suo incarico, il preparatore Tito veniva sfiduciato pubblicamente poi lasciato al suo posto, di ritorno dalle vacanze Caliendo parlava di “fatti poco chiari” accaduti durante la sua assenza. A gennaio i tifosi si mobilitarono, dando vita ad un’iniziativa chiamata “Cambia-MO” e incentrata su una raccolta firme finalizzata a sottolineare la situazione che il Modena stava attraversando e che veniva così riassunta:             - una gestione fallimentare dal punto di vista economico (con un “falso” pareggio di bilancio) e societario (con un quadro dirigenziale affidato a Caliendo e parenti dopo il passo indietro di Commini)                             - una comunicazione poco trasparente e rispettosa, portata avanti attraverso la presentazione alla città di presunti proprietari e magnati, con promesse mai mantenute, minacce all’Amministrazione Comunale e giudizi spesso poco lusinghieri nei confronti dei tifosi gialloblù;

- una promozione dell’immagine del Modena FC poco efficace. Oltre 1000 tifosi del Modena firmarono la petizione, chiedendo un cambiamento di direzione e, in prospettiva, una nuova società. Oggi, a distanza di un anno, la popolarità della dirigenza è al massimo storico, grazie soprattutto allo straordinario girone di ritorno dello scorso campionato e ai risultati tutto sommato positivi di questi mesi. Come sempre accade, insomma, i risultati hanno cancellato molte perplessità, ed in parte è giusto sia così. Ma di tutto ciò che veniva criticato cosa è cambiato nella sostanza? Il bilancio 2013/14, al quale stranamente nessun organo di stampa ha dato risalto, ha quasi ricalcato quello precedente, registrando una perdita minima, ottenuta però solo con un curioso stratagemma: il Modena ha venduto i diritti dell’archivio storico (Library) alla Lega per oltre 3 milioni, messi a bilancio quest’anno, poi li ha ricomprati il giorno dopo allo stesso prezzo (da computare nei prossimi bilanci). Il quadro dirigenziale di via Monte Kosica si è arricchito di nuove facce, tutte legate ad Antonio Caliendo da vincoli di parentela più o meno diretti. Le quote di maggioranza non appartengono più alla misteriosa ACGF, ma all’ancor più misteriosa WPC con sede in Lussemburgo, di cui è impossibile conoscere la composizione. Sulla promozione dell’immagine del Modena sul territorio è difficile pronunciarsi. Non è un buon segno però sfogliare le pagine dei quotidiani locali e vedere lo spazio dedicato ai gialli ridursi a favore di Sassuolo e Carpi. Ognuno tragga le proprie conclusioni. Il nostro auspicio è che i risultati continuino ad essere positivi come è più di quelli di quest’anno solare, ma che non siano usati per coprire i problemi che esistono e che i tifosi hanno il diritto di vedere affrontati e risolti.

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