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QUOTA MINIMA 50 EURO
L’azionariato popolare nel Modena
La cooperativa di 225 soci ha acquisito l’1% da Ghirlandina Sport
Ci hanno messo quasi tre anni, ottenendo la fiducia anche di molti volti noti di Modena, tra cui il presidente Maurizio Rinaldi, il vice Ninetto Sgarbi, il senatore Giuliano Barbolini, l’assessore provinciale Stefano Vaccari e l’assessore comunale Antonino Marino. Ieri mattina il sogno della cooperativa Modena Sport Club, alias azionariato popolare, si è avverato con l’acquisto dell’1% (pari a 1200 azioni) delle quote di proprietà di Ghirlandina Sport. Il giro è avvenuto alla presenza della Bper (rappresentata da Bartoncelli, altro socio dell’azionariato) e così 225 tifosi (a tanto ammontano i sostenitori di Modena Sport Club) che hanno già versato una quota minima di 50 euro, possono annoverarsi informalmente quali proprietari del club canarino. Ghirlandina Resta quindi al 98.7%, l’azionariato all’1% e il commercialisti Guidi mantiene lo 0.3%. Al momento Modena Sport Club non siederà nel consiglio d’amministrazione del Modena, ma potrà partecipare alle riunioni dei soci per definire le strategie organizzative-gestionali del futuro. Tra queste ci sarà anche la programmazione delle iniziative del Centenario che già vedono Givova – il partner tecnico del club – alle prese con lo studio di alcune bozze di maglie. Quelle della prossima stagione invece restano top-secret seppur rimarrà il giallo già visto nel campionato passato. L’acquisto dell’1% è un evento storico per il calcio tricolore dal momento che l’azionariato popolare modenese – che sarà presentato ufficialmente domani, nel corso del lancio della campagna abbonamenti – diventa la prima partecipazione attiva dei tifosi in una società professionistica italiana. «Siamo molto felici e speriamo che questo ingresso – spiega il presidente Andrea Gigliotti – convinca altri tifosi. L’ambizioso progetto lanciato il 18 dicembre 2008 è ora realtà e puntiamo ad aumentare le nostre quote». Francesco Dondi